“Florimonde e l’affare Coquillette”: Nestor Burma nella terra delle cozze
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Vi ricordate di Nestor Burma, su France 2? Un detective, una miriade di indagini, ma soprattutto una voce fuori campo, un timbro caldo e avvolgente che aggiungeva mistero all'ambiente. Tenete a mente il principio, ma trasferitelo a Le Havre, con un'investigatrice con un cardellino grande quanto i suoi stivali rosa, che obbedisce agli ordini di un cirripede con le bretelle e deve farsi strada tra un'orda di cozze piangenti. Ce l'hai?
L'investigatore è Florimonde. Un impermeabile giallo, un berretto giallo e questo modo nestorbirmano di punteggiare la sua indagine con le sue riflessioni personali, caustiche e disilluse. Costretta ad abbandonare le sue vacanze dal suo superiore, il commissario Jonquet, dopo aver mangiato dei crauti ai frutti di mare, si ritrova costretta ad andare a fare la guardia al concerto di una ragazza del posto, la pop star Coquillette, la capasanta che fa impazzire la folla. A Florimonde non importa niente. Innanzitutto le festività sono sacre. E poi, non conosce il cantante, non le piacciono il rumore e la folla. Ma il cirripede Jonquet non gli lascia molta scelta.
Il concerto dovrebbe iniziare, ma Coquillette la fa aspettare. Classico per una celebrità, si potrebbe dire, se non fosse che dopo venti minuti nella stanza risuona l'annuncio: Coquillette è scomparsa! Il terrore si impadronì delle cozze, che accorsero a decine per applaudire il loro idolo, reggendo cartelli innamorati. La vacanza di Florimonde è ormai finita e l'indagine la chiama. Primo sospettato
Libération